Nell’ultimo post abbiamo visto le differenze tra le zone del Chianti e del Chianti Classico, con i rispettivi, omonimi vini. La seconda è storicamente considerata la zona di elezione del Chianti Classico Docg, l’unico Chianti che noi di Viticcio produciamo e che è identificato dalla silhouette di un gallo nero, circondata da un anello color borgogna.

Chianti Classico bottles

Chianti Classico bottles. Photo by Nadia Fondelli, CC

Perché un gallo rappresenta un vino? Da dove nasce questo simbolo? Come tutte le migliori storie, anche questa inizia con una leggenda, che vi andiamo a raccontare…

La leggenda del gallo nero

Oggigiorno, l’area del Chianti Classico – i cui confini furono già tracciati dal Granduca Cosimo III de’ Medici nel 1716 – è compresa tra Firenze e Siena, con la città di Greve in Chianti, sede della nostra azienda, che è praticamente a metà strada: 30 chilometri da Firenze e quaranta da Siena. In passato, le due città si contesero a suon di guerre il chiantigiano, oggi considerato uno dei paesaggi più pittoreschi della Toscana.

Anche la leggenda del Gallo Nero deriva da questa storica contesa. Si narra che Firenze e Siena, nel XIII secolo, ormai esauste dalle continue lotte, decisero di risolvere la questione con un metodo curioso: due cavalieri, al canto del gallo, avrebbero dovuto galoppare l’uno verso l’altro partendo da Siena e da Firenze. Il punto del loro incontro avrebbe segnato i confini dei rispettivi comuni.

I furbi Fiorentini scelsero un gallo nero e lo tennero senza luce e cibo per giorni, in modo che cantasse prestissimo la mattina, confuso dall’astinenza e dalla privazione di luce. Il cavaliere del Giglio, così, riuscì a partire prima di quello senese e ad impossessarsi della zona fino a Castellina in Chianti, venti chilometri dentro il territorio di Siena.

Oggi il simbolo del Chianti Classico è la silhouette di quel “Gallo Nero,” che fece la storia e pose fine alle battaglie.

Gallo nero del Chianti Classico

The black rooster of Chianti Classico