Quando si tratta di trovare il giusto accompagnamento tra cibo e vino durante i mesi invernali e le festività annesse vi suggeriamo un abbinamento tradizionale e 100% toscano grazie al quale i vostri ospiti non vedranno l’ora di tornare per cena. Un filetto di Cinta Senese con un calice del nostro Prunaio Gran Selezione Chianti Classico DOCG un’accoppiata made in Tuscany!

Cos’è la Cinta Senese?

La Cinta Senese è una razza suina originaria della Toscana. Una volta era diffusa in tutta la regione mentre al giorno d’oggi si concentra nel territorio di Montagnola Senese e nei sei comuni di Casole d’Elsa, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti, Monteriggioni, Siena, and Sovicille. È incredibile pensare che non più di 25 anni fa questa razza, che abita questa regione ancor prima che prendesse il nome di Toscana, era in via d’estinzione.

È opinione diffusa che già i Romani e forse persino gli Etruschi conoscessero ed allevassero i maiali, tuttavia una delle prime testimonianze risale al 1338. Siete mai stati a Siena? Nella famosa Piazza del Campo dove ogni anno si tiene il Palio, la celebre corsa di cavalli, guardate attentamente l’affresco di Ambrogio Lorenzetti (Effetti del Buon Governo in Campagna). Qui potrete scorgere distintamente una Cinta Senese.

Ambrogio Lorenzetti's fresco. Photo from Wikimedia

Ambrogio Lorenzetti’s fresco. Photo from Wikimedia

La Cinta Senese è un maiale nero con una banda bianca che ne copre il dorso e le zampe anteriori. È una razza semi-selvatica con grandi orecchie che si ripiegano verso gli occhi quando piega la testa verso il terreno in cerca di cibo, in questo modo gli occhi sono protetti da eventuali graffi di rovi o arbusti. Il suo muso allungato è ideale per nutrirsi di radici, ghiande ed erbe che costituiscono una parte fondamentale della sua dieta assieme alla granaglia.

Secondo il regolamento della DOP, denominazione ottenuta nel 2012, un maiale per essere una Cinta Senese certificata deve essere di razza pura, cibarsi solo degli alimenti sopraelencati, e deve essere allevata esclusivamente in Toscana. È un animale molto resistente che si adatta facilmente a diversi ambienti sebbene cresca più lentamente rispetto alla razza bianca inglese da cui è stato quasi completamente sostituito tra gli anni 80 e 90 (portando quasi, come avevamo accennato, alla sua estinzione).

Cinta Senese, a wild or semi-wild breed. Photo from wikimedia

Cinta Senese, a wild or semi-wild breed. Photo from wikimedia

Carni deliziose

Sebbene la Cinta Senese non sia più a rischio di estinzione, è ancora piuttosto rara, motivo per cui un maggior consumo potrebbe essere un fattore positivo. Questo creerebbe domanda e supporterebbe gli allevatori che allevano i loro maiali secondo pratiche ecosostenibili.

Lo stile d’allevamento, quasi allo stato brado, della Cinta Senese rende le sue carni saporite e succulente, prive delle tossine che si possono ritrovare in allevamenti intensivi, e ricche di grassi insaturi come i preziosi Omega 3 e Omega 6. In Toscana potrete trovare moltissimi prodotti a base di Cinta Senese. A garantirvi che il prodotto da voi acquistato è autentico ci sarà il bollino DOP rilasciato dal consorzio che riporta la dicitura “Suino Cinto Toscano DOP.” Le carni di questa razza vengono utilizzate per realizzare lardo, salame, prosciutto crudo, capocollo, salsicce, spalla e altri capolavori della norcineria.

Cinta Senese products. Photo by Dorli Photography, CC

Cinta Senese products. Photo by Dorli Photography, CC

Il vino per la Cinta Senese

C’è chi pensa che le bianche carni del maiale siano meno saporite rispetto a quella di vitello e delle altre carni rosse. Ma questo non è sicuramente vero quando si parla di Cinta Senese e delle sue carni gustose. Il vino ideale deve avere una buona struttura come quella del nostro Prunaio Gran Selezione Chianti Classico DOCG.

Il Prunaio è ottenuto da uve 100% sangiovese, note per il loro alto contenuto di tannini e acidi, molto aromatiche dove generalmente si distinguono note di ciliegia e pomodoro. I tannini sono l’accompagnamento perfetto per un ricco arrosto o per delle salsicce di maiale. Il Prunaio rappresenta l’equilibrio tra aromi fruttati e note più complesse che richiamano la terra che fanno da cornice a sentori di tartufo e grafite, prugna matura e iris. In più il nostro Prunaio è ottenuto da viti allevate con pratiche biodinamiche un ulteriore trait d’union con queste carni presidio Slow Food ottenuta da maiali cresciuti in natura.

Scarica la scheda tecnica di Prunaio

Prunaio e Cinta Senese: non potete sbagliare con questo abbinamento! Vi suggeriamo – specialmente in questo periodo dell’anno- qualcosa che vi meravigli solo a guardarla, una ricetta capace di esaltare le grandi qualità di questa carne. Da un filetto arrostito lentamente otterrete il meglio dalla Cinta Senese, così come da un arrosto aromatizzato alle erbe come rosmarino, timo, salvia e scalogno o porri. Comunque scegliate di prepararlo vi consigliamo di utilizzare una cottura lenta che vi donerà carni tenerissime.

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