Aprile è un mese cruciale per la vite nel territorio del Chianti Classico. Dopo il riposo invernale, con l’arrivo delle temperature più miti e delle giornate più lunghe, la pianta si risveglia dando inizio al ciclo vegetativo. È in questo periodo che si assiste al pianto della vite, il fenomeno con cui la linfa ricomincia a scorrere, segnale che la pianta è tornata attiva.
Verso la metà del mese, nei vigneti collinari del Chianti, appaiono i primi germogli, che si aprono in piccole foglie verdi. Questa fase è chiamata germogliamento e rappresenta l’inizio visibile della nuova annata viticola. La vite, in questo momento, è molto delicata: eventuali gelate tardive potrebbero compromettere la crescita dei germogli, influenzando la produzione futura.
Qui a Viticcio iniziamo anche i primi interventi in vigna: la potatura verde per selezionare i tralci migliori, il controllo dell’erba tra i filari e, in alcuni casi, le prime concimazioni organiche.
Nel Chianti Classico, dove la qualità del vino è frutto di un equilibrio tra tradizione, territorio e cura artigianale, aprile è il mese in cui tutto ricomincia — silenziosamente, tra i filari, sotto il sole primaverile.