Monile è il nostro Supertuscan di richiamo internazionale. Un vino dal corpo pieno e tannini morbidi e setosi e ricchi di sapore.

Un Supertuscan dai nostri migliori vitigni internazionali

Monile è un uvaggio: 80% Cabernet Sauvignon e 20% Merlot. Sia il Cabernet sauvignon che il merlot vengono selezionati da vecchi vigneti di proprietà, da cui vendemmiamo i frutti migliori. Si tratta della vigna del Madonnino e quella del Peri, accanto al corpo aziendale. Il Merlot cresce su di un terreno ricco di argille, mentre il Cabernet su terreni di medio impasto con presenza di sabbie e limo. Le uve vengono vendemmiate in due passaggi per raccogliere solo i grappoli più maturi, il Merlot verso la seconda settimana di settembre, mentre il Cabernet intorno alla metà di ottobre.

La cernita delle uve

Le uve vengono portate appena vendemmiate in cantina dove sono selezionate a mano su di un tavolo di cernita. Vengono vinificate separatamente a temperatura controllata, senza aggiunta di lieviti, con fermentazione e macerazione sulle bucce dalle 2 alle 3 settimane. L’affinamento procede in barrique, dove avviene la malolattica, per circa 18 mesi. Seguono gli assaggi e l’assemblaggio in botte, dove il vino rimane circa 6 mesi.

Un vino di corpo

Di colore rosso rubino fitto e concentrato con nuance violacee, Monile si presenta come un vino importante e prestigioso. Struttura, complesso e profondo, al naso è molto fruttato ed elegante con sentori di frutti rossi maturi che si amalgamano a spezie dolci, caffè e liquirizia con sfondo lievemente vegetale e balsamico. Un finale lungo che lascia sentori freschi e fruttati.

Una nuova etichetta

Da l’annata 2014 il Monile sarà caratterizzata da una nuova etichetta. Si è scelto uno stile regale e importante, elegante come il vino che rappresenta. Compare una chiave d’oro sormontata da una corona e un verso della Divina Commedia tratto dal Canto IX del Purgatorio:

“.. e di sotto da quel trasse due chiavi
L’una era d’oro e l’altra era d’argento;
pria con la bianca e poscia con la gialla
fece a la porta sì, ch’i’ fu’ contento.”

Le chiavi a cui Dante fa riferimento sono quelle del Purgatorio: una d’argento e una d’oro. Sono le chiavi che bisogna possedere per entrare nel luogo di espiazione e cominciare la scalata verso il Paradiso. Come le chiavi sono un mezzo di ingresso, così il vino è uno strumento di elevazione dello spirito verso il bello e il buono!

Un vino per le occasioni che contano

Monile è un taglio bordolese in terra di Chianti: esprime la sua nobiltà senza però tralasciare la sua espressione territoriale. Ne deriva un vino sapido e minerale, sempre fresco. Un vino che chiede abbinamenti di una certa importanza: cacciagione, arrosti, piatti a base di carne chianina. Il suo carattere scalpitante e minerale però, lo fa apprezzare anche lontano dai pasti, come vino da meditazione o come bevuta per un momento da sottolineare.